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Percorsi di Memoria della Strage

Venerdì 18 novembre 2022
Alle ore 10,30 saranno in visita al Museo per la Memoria di Ustica 20 studenti del dell’Ente di formazione professionale CNOS FAP di Bologna, accompagnati dalla prof. Antonella Migliorini, li riceverà Daria Bonfietti.… Read the rest

Percorsi di Memoria della Strage

Sabato 22 ottobre 2022
In questa giornata sarà in visita al Museo per la Memoria di Ustica un gruppo della provincia di Monza-Brianza. Saranno accompagnati da Daria Bonfietti che racconterà loro la lunga battaglia per la verità e il bisogno di memoria.… Read the rest

Tutto ciò non era per voi

Poesia in memoria delle vittime della Strage di Ustica

Sfreccia il sibilo nel tardo azzurro serale,
corre verso ciò che per lui è il suo ardore.

Cala il Sol, nello perdente turno della sua eterna lotta con l’antagonistica Luna
che accompagnata da prepotenti e pulsanti stelle s’impossessa del ciel.

I loro sguardi stanchi chiedon riposo,
due ore di tarda partenza han sopportato,
ma il mezzo ciclo che alle lancette manca prima che i piedi ritocchino terra
fa sì che le palpebre di molti restino aperte.

Una guerra silente s’ha da consumare,
lo lampo che tutto farà tacere
in luogo ove testimone alcuno potrà parlare.
Li titanici intrugli di metallo e onde radio dovran tacere,
li attenti occhi delle divise a tre stelle dovran star chiusi
o guardare a uno diverso orizzonte,
e li perlustratori ignorare i misfatti ch’avverranno.

E’ forse … Read the rest

In ricordo della mia visita al museo

Anni fa ci fu un’altra apertura straordinaria serale, io e Paolo arrivammo alle 22, circa, era estate e fuori faceva caldo. Era buio, eccetto pochi lampioni giallognoli. Varcammo la soglia dell’ingresso con passo lento, quasi come se stessimo violando un rito di commiato. L’ingresso era ben illuminato, di quella luce che stordisce i nervi oculari nel passaggio alla penombra, provocando lo smarrimento dell’ignoto. In silenzio ci avvicinammo al bancone per prendere i nostri biglietti. Volti sorridenti (quasi uno stridore rispetto al mio stato d’animo grave) ci illustrarono il percorso che ci attendeva oltre la vetrata di una porta a spinta dalla quale, incredibilmente, non si intravedeva nulla, per uno strano gioco di riflessi e luci. Non sapevamo cosa avremmo trovato o, meglio, lo sapevamo ma la conoscenza dei sensi, dopo, ci raccontò una storia diversa da quella conosciuta sugli opuscoli.… Read the rest

Un ultimo sguardo

Non devo piangere quando vedo Maria

Ricordo ancora quel sorrisetto
e quella mano che mi salutava da lontano
il mio cuore giaceva sul fondo del mio stomaco
come una piccola barca affondata,
che mi provocava un senso di dolore
ma allo stesso tempo, sentivo quell’attimo privo di preoccupazione
perché sapevo per certo che un giorno l’avrei rivista.
E quel giorno finalmente arrivò
stavo per prendere l’aereo
e nell’attesa, non sapendo cosa fare decisi di andare a prenderle delle rose rosse
che mi ricordavano tanto le sue guance in estate.
Mi voltai per un ultimo sguardo alla bella Bologna
e un’ attimo dopo ero sull’aereo.
Nell’attesta appena mi sedetti lanciai uno sguardo dai finestrini dove potevo intravedere quelle colline soleggiate e piene di spensieratezza.
Poco a poco le avrei viste sparire all’orizzonte
mentre mi salutavano da lontano.

Di lì a poco … Read the rest

L’ingegner Bruni va in pensione dopo 36 anni a Palazzo d’Accursio “La mia perla? Il Museo di Ustica”

Ha curato la riqualificazione della città: dai lavori alle torri al progetto del Mambo

Il Comune saluta uno dei suoi dirigenti storici. È arrivato l’ultimo giorno di lavoro per Raffaela Bruni (nella foto in basso con Milena Naldi), ingegnere, che lascia Palazzo d’Accursio dopo 36 anni di attività. Venne assunta il 14 maggio del 1984 – il sindaco era Renzo Imbeni – all’edilizia pubblica. «Il mio primo incarico – ricorda la Bruni – fu la direzione lavori dell’intervento di restauro di Villa Bernaroli». Negli anni, la nomina al vertice della struttura fino agli incarichi di Direttore del settore Patrimonio e Capo dipartimento Lavori pubblici.
Molti i progetti per la città seguiti e realizzati. «La mia più grande soddisfazione, umana e professionale, è senza dubbio la realizzazione del Museo della memoria di Ustica», afferma con commozione la Bruni. Che curò il … Read the rest

Alessandra Nardon

Non è tempo di partenze ma di ritorni con la mente a quei luoghi dello spirito, alle situazioni che hanno toccato il nostro sentire. Posti che ci hanno sfiorato l’anima, luoghi che si ricordano.
È capitato proprio poco prima di questa chiusura che ci ha atomizzati nel nostro orizzonte individuale. Una visita non programmata, suggerita da una conversazione occasionale, una di quelle circostanze che se le vai a cercare non le trovi ma sembrano capitate così, in maniera spontanea, e che solo dopo essere state accolte si sistemano nel nostro “orizzonte” e trovano senso.
A Bologna c’è un luogo che conserva in maniera fisica e tangibile la memoria del disastro del DC-9 Itavia, precipitato al largo di Ustica quaranta anni fa, il 27 giugno 1980. Lo ricorda in maniera fisica e tangibile ma anche sensoriale ed emotiva per ciò che … Read the rest

#LesRegards

Celebriamo insieme la #Liberazione con #LesRegards di Christian #Boltanski (1997), in cui l’artista francese ha isolato gli occhi di alcuni #partigiani ricordati nel Sacrario della #Resistenza di Bologna. Sguardi silenziosi che ci seguono, invitandovi a interrogarci sul presente. L’opera fa parte della collezione permanente #MAMbo dal 1998 e nel 2017 è stata ripresa nei grandi “Billboards” installati in città nell’ambito del progetto “Anime. Di luogo in luogo”.

Foto: Matteo Monti… Read the rest

Giorgio Breveglieri

Qualche giorno fa, mi sono trovato a Bologna dalle parti di via Giorgio Vasari per incontrare alcune persone. Dopo aver parcheggiato, mi sono reso conto di essere a pochi passi dal Museo della memoria di Ustica. Non ho resistito e sono entrato. Ero poco più che ventenne nel giugno 1980 quando accadde la tragedia. Sono cresciuto attraverso anni di depistaggi e di verità intuibili, ma mai completamente acclarate. Durante questi anni ci si è quasi dimenticati del dramma che le persone a bordo possano avere vissuto e del dolore insanabile che ha colpito i famigliari. Ho osservato a lungo quel puzzle di pezzi pazientemente ricomposti rimanendo scosso, ma allo stesso tempo felice che la memoria di quel disastro non sia stata cancellata. Mi ha molto colpito la vista di uno dei finestrini della cabina di pilotaggio, fuso per effetto del … Read the rest